Una festa per Joyce dal 14 al 17 giugno – Trieste #vienicomesei
Ritorna la festa in onore dello scrittore irlandese James Joyce – che fra il 1904 e il 1920 fu a lungo ospite di Trieste – e del suo indimenticabile personaggio Leopold Bloom, protagonista del romanzo Ulisse. Anche quest’anno, come a Dublino, New York, Pola, Melbourne, Shanghai, Mosca, Parigi, Londra, Montreal, Sao Paulo, San Francisco, e in centinaia di altri centri piccoli e grandi nel mondo, a Trieste – città che Joyce chiamò “mia seconda patria” – si reciterà, si ballerà, si discorrerà, si suonerà e si brinderà nel nome di Joyce e del suo grande (anti)eroe. E anche quest’anno le celebrazioni del Bloomsday triestino metteranno al centro uno dei 18 episodi di cui è composto l’Ulisse: il settimo, Eolo, ambientato alla sede del Freeman’s Journal a Dublino, alle 12.15 del 16 giugno 1904: Leopold Bloom si reca al giornale per piazzare un annuncio pubblicitario per un cliente e assiste, insieme, alla frenetica attività delle rotative e alla flemmatica routine delle chiacchiere di redazione. Per il capitolo dedicato alle vento effimero della fama Joyce sceglie naturalmente uno stile giornalistico in cui la narrazione si spezzetta in tanti trafiletti che ci restituiscono il mosaico della vita e dell’arte.PROGRAMMA
GIOVEDÌ 14 GIUGNO
Ore 17 – Stazione Rogers, Riva Grumula 14
E(c)olo. Quando Joyce scriveva per “Il Piccolo” – Tavola rotonda
Tra il 1907 e il 1912, Joyce scrisse nove articoli di argomento irlandese per il “Il Piccolo della Sera”: sul Fenianismo (il movimento per la repubblica irlandese indipendente) sulla “Home Rule” (la legge di autogoverno degli stati del Regno Unito), su Oscar Wilde, in occasione della prima teatrale triestina della Salomè di Strauss, su George Bernard Shaw’s e altro. Ma com’era la redazione del “Piccolo” a quell’epoca? Assomigliava a quella del “Freeman’s Journal” descritta nel capitolo Eolo di Ulisse? E quanto è cambiata da allora? Ne parliamo con Enzo D’Antona, direttore del “Piccolo”, Claudio Erné, fotografo e giornalista e Renzo S. Crivelli, collaboratore storico del “Sole 24 Ore”. Paolo Quazzolo e Laura Pelaschiar leggeranno alcuni passi di Eolo
ore 19 – Stadio “Grezar”, via Flavia
Writers On Writing: Joyce on the wall
Inaugurazione del nuovo “murale” dedicato a James Joyce e del Joyce BUSeum 2018. Evento a cura PAG Progetto Area Giovani del Comune di Trieste nell’ambito del progetto CHROMOPOLIS in collaborazione con l’associazione di Street Art Cadmio e con l’intervento musicale di Andrea Monterosso.
Proseguono con una nuova tappa gli interventi di riqualificazione del rione di Valmaura che hanno condotto alla realizzazione di diverse opere fra cui un grande ritratto di James Joyce. L’associazione Cadmio, insieme a Skan, street artist sardo menzionato nel concorso Artefatto SeetheSea, reinterpreta sul muro perimetrale dello stadio “Grezar”tre momenti salienti di Ulisse già oggetto di passate edizioni del Bloomsday: l’episodio delle Sirene, il monologo di Molly Bloom e il capitolo Eolo, protagonista dell’edizione 2018, in un insieme in cui la varietà di stili dei writers rispecchia le differenti tecniche di scrittura utilizzate da Joyce nel romanzo.
VENERDÌ 15 GIUGNO
ore 10 Museo Sartorio – Largo Papa Giovanni XXIII 1
Un mondo di… fogli
Conferenza di Giulio Giorello (Università di Milano).
Nel settimo capitolo di Ulisse, il moltiplicarsi delle notizie – talvolta irrilevanti – che escono dalla relazione di un giornale, finisce per sostituire a una parte reale del mondo (nella fattispecie, la città di Dublino) una struttura fatta di carta stampata; ma basta un forte soffio di vento (il dio Eolo) a scompigliare tutto quanto restituendo, almeno per un breve attimo, la vita reale… Anche se questa, dopotutto, non è forse più “reale” di quella raccontata dalle “notizie”.
a seguire
Ulysses for dummies – Ulisse per principianti: Eolo. Il giornale
Conferenza di Renzo S. Crivelli (Università di Trieste).
Nello sviluppo del romanzo joyciano il 7° episodio ha un ruolo didascalico, e ci fa riflettere sulla vita febbrile d’un giornale nella Dublino di inizio XX secolo, che viene descritto come un crocevia cittadino e di cui apprendiamo i ritmi e i metodi lavorativi, a cominciare da quelli della tipografia e della composizione.
a seguire
Bloomsday 2017
Proiezione del video-racconto di Paolo Visnoviz
Per ricordare la passata edizione e riviverne i momenti più belli. Sarà presente il regista. Riprese:
Riccardo Cepach, Salvatore Napolano, Paolo Visnoviz. Musiche: Wooden Legs, Baby Gelido. Una produzione Comune di Trieste (Museo Joyce Museum / Ufficio immagine)
ore 17 – Piazza Ponterosso, Joyce Buseum
JJ Walking Tour. Itinerario a piedi attraverso la città di Joyce
Guidato da Renzo S. Crivelli (Università di Trieste); durata prevista h.1,30 circa.
La “bella Trieste” di Joyce, la città delle sue lezioni di inglese delle amate chiese e delle non meno amate osterie, la Trieste dei bordelli e dei teatri, della Berlitz School e dei tanti appartamenti, illustrata da uno dei maggiori esperti joyciani. Sperando nel bel tempo, naturalmente.
18.30 – Portici della Loggia Comunale, piazza Unità d’Italia
Eolo. Il giornale
Piazza Unità d’Italia, portici della Loggia comunale
(anche in caso di maltempo)
Spettacolo teatrale di Giuliano Zannier con Gianfranco Pacco, Giorgio Fonn, Sasa Carbone, Roberto Creso, Daniele Andreutti, Riccardo Fortuna, Francesco Cardella, Gerri Zannier, Roby Eramo, Maurizio Bressan e Matteo; scenografia di Giuliana Artico; regia di Giuliano Zannier. Presentato da L’Armonia-Associazione tra le compagnie teatrali triestine in collaborazione con Art & Zan e con il Gruppo teatrale Amici di San Giovanni.
Ci sono tutti nella redazione del Freeman’s Journal! C’è Leopold Bloom, c’è Simon Dedalus e c’è suo figlio Stephen. Molly, la signora Bloom, non c’è ma di lei si dice: è una donna alquanto chiacchierata. Nella redazione si parla e si sparla, si evocano i grandi giornalisti del passato e si raccontano aneddoti irriverenti sulla gente della povera, cara, sporca Dublino.
19 – Sala Veruda, Piazza Piccola 2
Unfolding Ulysses – #7 Aeolus
Inaugurazione della mostra di Annalisa Metus. La mostra rimarrà aperta ogni giorno dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 fino al 15 luglio. Visite guidate dall’artista venerdì 22 giugno e venerdì 6 luglio alle ore 18.00; martedì 26 giugno e martedì 10 luglio alle ore 11.00. Sorveglianza in collaborazione con gli studenti del Liceo Galilei di Trieste.
Tutta retorica. Vesciche piene d’aria. Chilometri di carta srotolata. Annalisa Metus gioca a riprodurre – nello spazio fisico di un libro d’artista o di una scultura di carta – la caotica abbondanza di elementi e pensieri che intralciano la volontà di Bloom e la conseguente immobilità grazie alla quale l’azione semplicemente non si verifica. Un elogio della sovrabbondanza e dell’inconcludenza.
Millibus grazibus.
a seguire
Bloom Coffe Cocktail
Aperitivo al caffè offerto da Bloom Coffee School – Imperator
21.30 – Castello di San Giusto – Bastione Rotondo
Love is unhappy when love is away
(in caso di maltempo Auditorium del Museo Revoltella, via Diaz 27)
Spettacolo teatrale di Diana Höbel ispirato alla raccolta Chamber Music di James Joyce;
con Diana Höbel; musiche originali dal vivo del duo Baby Gelido. In collaborazione con Trento Spettacoli.
Ispirate ai songs elisabettiani e allo stile del simbolista di Verlaine, le liriche di Chamber Music sono poesie a tema amoroso (vi si racconta l’arco di sviluppo di un amore, dalla nascita, alla fioritura, fino al declino e alla fine) e sono composte con maniacale attenzione al suono delle parole, tanto che si possono considerare come un primo tentativo, da parte di Joyce, di esplorazione del linguaggio come fenomeno sonoro. In esse, come sempre, «Joyce vive tra gli antipodi e al di sopra di essi», accostando l’alto e il basso, il corpo terreno e le sfere celesti, pizzicando corde che vibrano sullo strumento e risuonano nell’aria.
SABATO 16 GIUGNO
10.00 – Museo Sartorio, Largo Papa Giovanni XXIII 1
L’uomo con la macchina da prosa
Conferenza di Gabriele Frasca (Università di Salerno).
Il primo titolo gridato in quella rassegna di articoli di giornale che è il VII episodio dell’Ulisse ci ricorda che stiamo entrando «nel cuore della metropoli ibernica». Dalla colonna di Nelson sferragliano difatti tram in tutte le direzioni, così come dal vicino ufficio postale giungono e partono di continuo i furgoni della corrispondenza. Un movimento frenetico e incessante che non può non ricordare il capolavoro con cui Dziga Vertov si sarebbe fatto conoscere solo sette anni dopo l’uscita dell’opera di Joyce, L’uomo con la macchina da presa. Ma dal fragore delle rotative che stanno creando sotto i nostri occhi quel quotidiano che alla fin fine è l’Ulisse, fino al soffio di vento che giungerà a disperderne le parole, sarà il Finnegans Wake invero a fare capolino.
a seguire
Writer’s Cookies
Presentazione della nuova linea di biscotti di Maurizio Stagni prodotti della pasticceria Eppinger ispirati ai grandi della letteratura triestina, Svevo, Saba e, naturalmente, Joyce. Degustazione dei prodotti e caffé inclusi.
a seguire
Three for Trio
Concerto per clarinetto, violino e pianoforte. Musiche di Marco Battigelli, Davide Coppola e Giorgio Coslovich, con il Trio Joyce (Maria Bertòs, clarinetto, Sneana Acimovic, violino e Hiromi Arai, pianoforte).
Tre compositori, Marco Battigelli, Davide Coppola e Giorgio Coslovich, per le tre musiciste che compongono il “Trio Joyce: Maria Bertòs (clarinetto), Snežana Aćimović (violino) e Hiromi Arai (piano). Brani ispirati all’opera di Joyce, ciascuno secondo la sensibilità musicale del compositore, che costituiscono una sorta di inedito “trittico joyciano”.
a seguire
Anjelica Huston on James Joyce: A Shout in the Street
Proiezione del documentario di David Blake Knox e Kieron J. Walsh (GB, 2018, 52 min., Versione inglese)
Il film, prodotto per la BBC, raccolta la storia della turbolenta e sorprendente carriera letteraria di James Joyce, dalla sua povera infanzia a Dublino, attraverso le sue prime battaglie, fino al raggiungimento di una fama internazionale. Voce narrante di questa storia è l’attrice premio Oscar Anjelica Huston che ha uno speciale legame con Dublino e con Joyce, essendo cresciuta in Irlanda, avendo portato il celebre monologo di Molly Bloom in palcoscenico ed avendo recitato nell’acclamato adattamento diretto da suo padre John della più nota novella di Joyce, I morti.
16 – Museo Revoltella, Auditorium Marco Sofianopulo, via Diaz 27
Il maestro e Cicogno
Spettacolo teatrale di Renzo S. Crivelli con Enza De Rose, Francesco Godina e Maurizio Zacchigna; regia di Maurizio Zacchigna. In collaborazione con Teatro Stabile “La Contrada”.
La pièce ruota intorno a Cicogno, l’oste del “Belvedere”, un modesto locale frequentato da gente semplice in cui Joyce si rifugiava spesso. In una serata piovosa, nell’osteria deserta, troviamo Joyce solo con l’oste: sarà per Cicogno una notte di ricordi e confessioni. Joyce, che si presta a tradurre le lettere della figlia trasferita in Irlanda, dovrà rivelargli la sua fine terribile.
17 – Piazza Ponterosso, Joyce Buseum
JJ Walking English Tour
Passaggio Joyce (Ponte Curto), lato via Rossini
Guidato da Niccolò Coscia, l’itinerario ai luoghi joyciani di Trieste per il pubblico di lingua inglese si snoderà attraverso le tante residenze, i luoghi di lavoro e quelli di ritrovo che lo scrittore irlandese frequentò durante il suo più che decennale soggiorno triestino.
In caso di maltempo l’itinerario verrà spostato alla mattina successiva alle ore 9, con identico punto di ritrovo.
18 – Museo Joyce Museum, via Madonna del Mare, 13
Odyssey. In the Footsteps of Joyce
Inaugurazione della mostra di Greig Stevens; la mostra rimarrà aperta fino al 14 luglio negli orari di apertura del Museo (lun-sab 9-13; mer-ven 15-19).
Odyssey (2017) è un progetto di ricerca audiovisivo ispirata al romanzo Ulisse di Joyce (1922). L’artista vaga attraverso le strade di Dublino seguendo i passi dei personaggi principali, Leopold Bloom, Stephen Dedalus e Molly Bloom. La nozione di deriva (drift) dell’Internazionale Situazionista offre all’autore il quadro di riferimento per questo suo vagare senza meta in un “tentativo di trasformare la vita cittadina per ragioni estetiche, storiche o politiche” e gli consente di esplorare il ricco paesaggio sonoro della Dublino di oggi.
a seguire
Dalla torre di Stephen alla stanza di Molly
Proiezione del video di Paolo Colombo (IT, 2011, 30 min.).
111 dipinti per raffigurare l’intero Ulisse in una straniata serie di paesaggi e interni in cui la figura umana è continuamente suggerita dagli oggetti e dagli abiti quotidiani ma sempre assente. Dopo la mostra realizzata per il Bloomsday del 2011, Paolo Colombo ritorna a Trieste per presentare il video tratto da quella esperienza.
20 – Antico Caffè San Marco, via Battisti, 18
More Been
Tavola rotonda sull’uso umoristico e creativo del dialetto triestino dentro e fuori l’opera di Joyce.
Eolo è uno dei capitoli di Ulisse in cui si fa maggior uso di scherzi e giochi di parole, espressioni che erano molto care a Joyce e che si ritrovano, nel suo periodo triestino, in diverse lettere in cui lo scrittore dà prova della sua abilità nell’uso creativo del dialetto. Il tipico morbin del triestino ha influenzato o, per lo meno, rafforzato la passione di Joyce per il calembour? E quanto sopravvive di quella creatività popolare nel dialetto che si parla oggi? Riccardo Cepach ne parla con Alessandro Ambrosi, Diego Manna e Laura Pelaschiar.
a seguire
Parolazze. 16 sorprendenti epiteti triestini. Il bad language amato da Joyce
Inaugurazione della mostra di Paolo Prossen che rimarra visitabile negli orari di apertura del caffè San Marco fino al 15 luglio.
21.30 – Museo Revoltella, Auditorium Marco Sofianopulo, via Diaz 27
Il maestro e Cicogno – Replica
DOMENICA 17 GIUGNO
10.00 – Museo Sartorio, Largo Papa Giovanni XXIII 1
Eolo. Il giornale – Replica
A seguire
Bloom’s Coffè
Degustazione di caffè speciali a cura di Bloom Coffee School – Imperator e di prodotti da forno della Pasticceria Maritani
a seguire
Un amore di Giacomo. Poemetto in prosa di James Joyce nella Trieste di primo Novecento
Presentazione del libro di Renzo S. Crivelli (Castelvecchi, 2017) a cura di Pietro Spirito.
Un amore di Giacomo è una storia sentimentale che ha come protagonista James Joyce. Come Charles in Un amore di Swann di Proust, “Giacomo” è un alter ego dell’autore e Giacomo Joyce, il suo poemetto in prosa totalmente ambientato a Trieste, evoca le frequentazioni joyciane del mondo dorato della borghesia triestina, in stretto contatto con le jeunes file en fleurs cui dava lezioni di inglese. Un contatto talvolta “rischioso”.
a seguire
Esclusivo! Gli appare Dio ma non lo riconosce: “Non sapevo chi fosse!”
Rap-presentazione del gruppo Stolen Wordz. Evento a cura di Cooperativa Reset con il contributo di ALT e ASUITS. Testi e interpretazione di Theo Verdiani, Misha Bouquet, Jay Rah, Raffaele Verdiani, Omar Maccaluso, Wissal Houbabi, Roberta Bartole, Emanuele Nicolini, Priscilla Feliciati; regia di Gigliola Bagatin.
Joyce ha scritto che “Dio è un grido nella strada”. Ma se Dio si manifestasse davvero per salvarci dalla bruttezza che ci circonda, come lo accoglieremmo? Saremmo in grado di riconoscerlo? La stampa come reagirebbe? Dalla suggestione dell’Eolo joyciano gli “Stolen Wordz” realizzano uno spettacolo di parola ispirato alla tecnica del poetry slam e all’umorismo del maestro irlandese.
16.30 – Sala Bazlen – palazzo Gopcevich, via Rossini 4
Giornaletteratura – Tavola rotonda
Evento realizzato in collaborazione con la Rappresentanza Italiana della Commissione Europea.
Spesso leggendo la biografia degli scrittori capita di imbattersi nelle loro collaborazioni ai giornali, più o meno protratte, più o meno assidue. Ma quando il giornalismo è il primo mestiere e la letteratura il secondo? Come si intrecciano, si affiancano, si ostacolano nella pratica la scrittura per un grande giornale quotidiano e quella letteraria? Ne discutono con Riccardo Cepach gli scrittori e giornalisti Cristina Battocletti (“Il Sole 24 Ore”), Mario Baudino (“La Stampa”) e Alessandro Mezzena Lona (già caporedattore cultura de “Il Piccolo”).
18.30 – Piazza Ponterosso, Joyce Buseum
Il cammino di San Giacomo
L’itinerario a piedi sulle orme di quel “pellegrino” di Joyce (termine che in dialetto triestino ha un significato radicalmente diverso e ironico), guidato da Luigi Nacci, poeta, scrittore e viandante, prenderà vita dal Joyce BUSeum collocato in piazza Ponterosso e si snoderà attraverso i vicoli e le calli della città vecchia per arrivare, appunto, al rione di San Giacomo, dove i viandanti ritroveranno il Joyce BUSeum a fare da quinta agli eventi serali. Sarà un cammino che, dalla Trieste di Mercurio e di Minerva, dei commerci e dei caffè del centro, ci porterà all’altra Trieste, quella popolare, governata da Bacco e da Eolo, delle osterie amate da Joyce e da diversi poeti, in qualche caso dimenticati o meno noti, pellegrini urbani, forestieri a casa propria, vagabondi, imboscati, poco inclini alle buone maniere ma ricchi di umanità e di spirito.
20.30 – Campo San Giacomo
Reefolo – Concerto del gruppo Wooden Legs
Che Bloomsday sarebbe senza la nostra house band? Siete pronti per la conclusiva sferzata di energia data dall’aqua vitae che prima uccide e poi ri(s)veglia Tim Finnegan?
In caso di maltempo Museo Revoltella, Auditorium Marco Sofianopulo, via Diaz 27.
21.30 – cinema – Bloomsday 2018
The Dead – Gente di Dublino
Proiezione del film di John Houston (USA,1987, 83 min, versione inglese con sottotitoli in italiano); evento a cura di Serestate. In caso di maltempo Museo Revoltella, Auditorium Marco Sofianopulo, via Diaz 27.
Interpretato da Donald McCann e Anjelica Huston e diretto dal padre dell’attrice, John Huston, negli ultimi giorni della sua vita, The dead è lo straordinario testamento artistico di un grande regista e la trasposizione fedele di uno dei più struggenti racconti dei Dubliners joyciani, quello che conclude la raccolta. Imperdibile.
EVENTI SPECIALI
The Joyce BUSeum
Dopo il grande successo della passata edizione si replica l’allestimento del Joyce BUSeum, il museo joyciano viaggiante allestito su un autobus d’epoca che verrà inaugurato il 14 giugno presso lo stadio Grezar (vedi programma), per poi stazionare in Piazza Ponterosso, fra la statua di Joyce e uno dei suoi appartamenti triestini, dalla mattina del 15 alla sera del 17 giugno quando, durante il Cammino di San Giacomo (vedi programma), si sposterà ed andrà ad attendere i “pellegrini” in Campo San Giacono, là dove il festival troverà compimento. Il Joyce BUSeum offrirà materiali e informazioni sul soggiorno triestino di James Joyce (1904-1920) e sulla manifestazione in corso. In collaborazione con Knulp Bar Libreria, Associazione Inbusclub e degli studenti del Liceo Galilei di Trieste.
EARLANDA. La risposta joyciana a Eataly
L’offerta enogastronomica – mai disgiunta da quella culturale – del Bloomsday 2018 prenderà corpo nei seguenti esercizi:
Mimì e Cocotte, via Cadorna, 19 – CALIPSO. LA COLAZIONE
Il 16 e il 17 giugno a partire dalle 8.30, chi lo desidera potrà fare una vera colazione joyciana da Mimì e Cocotte: a coloro che si manifesteranno nel nome di Joyce e del Bloomsday verrà offerto uno speciale sconto del 5% su tutte le consumazioni.
Per informazioni e prenotazioni: tel 3488369072
Antico Caffè San Marco, via Battisti, 18 CAFÉ CHEZ JOYCE
Per tutta la durata del festival il caffè San Marco offrirà le creazioni dello chef Matija Antolovic che porterà l’Irlanda sulla tavola rallegrata dalla birra artigianale Joyce prodotta dal birrificio Foglie d’Erba. A tutti coloro che si recheranno al caffè nel nome del Bloomsday, inoltre, verrà offerto un caffè omaggio, da sorseggiare ai tavolini dove un tempo sedeva lo scrittore stesso.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 040 0641724; info@caffesanmarcotrieste.eu
Pub Mastro Birraio, via Venezian, 24/b UNA PINTA DI IRLANDA
Dal 14 al 16 giugno, a partire dalle 19 all’una, si potrà cenare al pub Mastro Birraio con uno speciale menù irlandese (Jacked potatoes con bacon, cavolo e formaggio, cheddar gratinato. Irish Stew, Irish cream chocolate mousse, in abbinamento ad ogni portata un bicchiere di birra da 0,15 l) al prezzo speciale “Bloomsday” di 24 euro, comprensivo di tanta musica irlandese.
Per informazioni e prenotazioni tel. 349 8356201
Bar Panoramik, Castello di San Giusto, Bastione Rotondo MANGIA E LEGGI
Il 15 giugno a partire dalle ore 20, prima dello spettacolo, gli amanti del Bloomsday potranno gustare il classico rebechin (spuntino) amato da Poldy – tartina al gorgonzola e calice di borgogna – sfogliando un libro (di Joyce, naturalmente, a scelta fino a esaurimento scorte) compreso nel prezzo (13 euro). Il panorama mozzafiato è compreso.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 040 300021; knulp@knulp.it
Per informazioni:
Museo Joyce Museum,
via Madonna del mare, 13 – Trieste
www.museojoycetrieste.it
www.facebook.com/MuseoSvevoJoyce
tel. 040 6758170 / 8182
museojoyce@comune.trieste.it
Organizzazione
Comune di Trieste – Assessorato alla Cultura
Università degli Studi di Trieste – Dipartimento di Studi Umanistici
Museo Joyce Museum
Direzione organizzativa
Laura Carlini Fanfogna
Paolo Quazzolo
Direzione scientifica
Laura Pelaschiar
Renzo S. Crivelli
Direzione artistica
Riccardo Cepach
Illustrazioni e grafica
Paolo Prossen
Traduzioni
Laura Pelaschiar
Niccolò Coscia
Video
Ufficio ideazione immagine e commercializzazione
Servizio Musei e Biblioteche del Comune di Trieste
Coordinamento amministrativo
Gloria Deotto
Serena Tugliach
Nevia Sossi
Stampa
Tipografia Menini – Spilimbergo