Nata il 25 luglio 1881, figlia di Andreas Schleimer (nato nel 1844), grossista di cereali e agrumi dal Levante arrivato a Trieste dalla Carnia nel 1871. La famiglia di Annie era di madrelingua tedesca, di religione cattolico-romana e di sentimenti filoaustriaci. Assieme ai suoi tre fratelli minori fu istruita a Trieste in scuole di lingua tedesca (la scuola femminile in via S. Giorgio, la stessa che Lucia Joyce avrebbe frequentato trent’anni più tardi). Era una brava studentessa, molto portata per le lingue straniere, oltre che un’eccellente pianista.
Joyce iniziò a farle da tutore nel 1905, verosimilmente presso la casa della famiglia di lei, in Corsia Stadion 12, e stando a molteplici testimonianze, ebbe con lei una relazione (tanto che, per un periodo, i due pensarono addirittura di sposarsi: in una lettera di Joyce alla zia Josephine del 1905 vi è forse una traccia di questa intenzione nelle parole con cui egli accenna a un possibile cambiamento nella sua relazione con Nora). A ogni modo sembra che la relazione fosse bruscamente interrotta dal padre della ragazza, Andreas Schleimer, che le avrebbe proibito per sempre di frequentare «quel maestrucolo di inglese ».
Del resto della sua vita ben poco si sa: visse con il padre, cui diede tutte le dimostrazioni di un deferente affetto filiale non sposandosi neppure dopo la morte di lui (Andreas Schleimer morì a 94 anni, nel 1938), guadagnando qualche soldo con le lezioni di pianoforte. Morì a Gorizia, in una casa di riposo, nel 1972, all’età di 91 anni.
La relazione fra Annie Schleimer e Joyce fu resa nota per la prima volta nel 1985 dal critico triestino Stelio Crise, depositario di una confidenza di una certa Zora Skerk Koren, che negli anni cinquanta aveva condiviso un appartamento in via Gatteri con Annie Schleimer: secondo la testimonianza, Annie conservava un fascio di lettere di Joyce e una copia tutta annotata di Ulysses. Tuttavia questo racconto non può essere comprovato e se, da una parte, Annie è senz’altro una delle possibili ispiratrici per il Giacomo Joyce, dall’altra, appare priva di molte delle caratteristiche essenziali del personaggio letterario da cui la differenziano i dati relativi alla religione, all’età, all’orientamento politico, alla lingua madre della famiglia.