Possiamo vederlo anche come un prologo alla prossima “esplosione sonora” del Bloomsday 2016, dedicato quest’anno all’episodio joyciano delle Sirene, il più musicale di tutto l’Ulisse. Martedì 24 maggio alle ore 18.00 al Museo Joyce Museum di via Madonna del Mare 13, si avrà un incontro musicale all’insegna della collaborazione tra l’Irlanda e l’Ungheria “via” Trieste. L’occasione è data dalla presentazione del CD “Music of Bloom”, che raccoglie sonorità ispirate agli amori, alla vita e alle opere di James Joyce, prodotto dall’Irish in Europe Association (International) di Bruxelles, onlus costituita nel 2011 in Belgio con l’intento di promuovere la cultura irlandese e di organizzare scambi culturali in Europa.
Mary Jo Mullarkey, editor scientifico di questo progetto musicale, presenterà il CD che raccoglie brani registrati durante un concerto tenutosi alla Radio Ungherese, che vedeva protagonisti il violinista Dénes Dosztán e Bábel Klára, arpista solista della Hungarian Radio Symphony Orchestra. In programma musiche suonate in Ungheria ed in Irlanda attorno al 1904, l’anno in cui si svolge l’Ulisse di Joyce. Mary Jo Mullarkey illustrerà la scelta dei brani, che tra gli altri annoverano pagine famose quali “Bid Adieu to Girlish Days” una poesia dalla raccolta “Chamber Music” messa in musica dallo stesso Joyce, o “Oft in the stilly night” dalle “Irish Melodies” del poeta, commediografo e attore irlandese Thomas Moore (1779/1852), ma – appunto – anche composizioni di Kodaly o di Bartok. L’arrangiamento musicale dei brani è opera di Dénes Dosztán, artista ‘in residence’ dell’Irish in Europe Association, nelle cui intenzioni questo CD vorrebbe essere non solo un omaggio all’Ungheria, terra natale del padre di Leopold Bloom, ma anche a Cork, luogo di nascita di John Stanislaus Joyce, ovvero il musicalissimo padre di James Joyce. Cork che Joyce visitò da ragazzo e che gli lasciò un indelebile ricordo, come testimoniano i riferimenti presenti soprattutto nel suo romanzo autobiografico A portrait of the artist as a young man. L’anima tutta irlandese di Cork risuona infatti in brani più popolari presenti nel CD come “Sweet Rosie O’Grady” o “Silent O’Moyle”. All’incontro parteciperà anche la giornalista e scrittrice Elisabetta d’Erme, presidente dell’Associazione Triestina Amici della Lirica G. Viozzi, che parlerà del “panorama sonoro del mondo di Leopold Bloom.”
Mary Jo Mullarkey, nata a Manchester da genitori irlandesi di Sligo, città dove è cresciuta. Dopo gli studi si è dedicata prima all’insegnamento e poi ha lavorato nell’industria privata a Dublino e a Londra, per approdare infine al Parlamento Europeo a Luxemburg e Bruxelles. La sua missione è la promozione dell’identità e della cultura irlandese.