Grande successo di pubblico per il maggior festival letterario di Trieste

Con l’edizione speciale per festeggiare i 100 anni dalla pubblicazione dell’Ulisse di James Joyce, Bloomsday si configura come il principale appuntamento letterario in città e si conferma evento di punta per la promozione turistica di Trieste letteraria, anche nei numeri. I visitatori crescono di anno in anno e la manifestazione, ormai consolidata, è diventata un appuntamento fisso e atteso del cartellone estivo. La risposta del pubblico è stata entusiasta, perfino sorprendente dopo i tanti mesi di stop alle attività ricreative e dello spettacolo in presenza. La maratona letteraria del 16 giugno dalle 8 del mattino alle 3 di notte ha superato le 2000 presenze complessive agli eventi organizzati in 15 diversi luoghi del centro cittadino dal Museo Joyce di Trieste del Comune di Trieste in collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste, con il contributo del Convention and Visitors Buro, di Turismo FVG e la realizzazione degli eventi affidata al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e alla Casa della Musica. Numerose anche le presenze da fuori città, sia dall’Italia che dall’estero, di persone che hanno raggiunto Trieste appositamente per seguire l’evento. Fra il pubblico gente di tutte le età, dagli studenti universitari ai maturi appassionati. Complessivamente il festival joyciano, dal 16 al 19 giugno, è stata seguito – tra azioni teatrali, concerti, balletti, mostre d’arte, walking tour, presentazioni di libri e conferenze – da oltre 4200 persone.

Sempre tutto esaurito alla terrazza della Lega Navale presso l’Ex Faro La Lanterna, con più di un centinaio di presenze al kick-off di giovedì 16 e sold-out fino a domenica 19 per la colazione irlandese servita durante lo spettacolo curato da L’Armonia Teatro. Affollati fino ai limiti delle capienze consentite, con la dolorosa necessità di dover rifiutare l’accesso a una parte del pubblico, tutti gli altri episodi messi in scena durante la maratona, dall’aula al piano terra del DISU Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli studi di Trieste in Androna Campo Marzio al pontile della Società triestina Canottieri Adria, dal giardino di Piazza Hortis all’Emeroteca Tomizza, dal Pedocinlocation serale strepitosa, tramonto incluso, con la partecipazione straordinaria di Sergio Rubini – al terrazzo del Salone degli Incanti.

Pienone anche all’inaugurazione delle mostre a tema, in Museo Joyce Museum per le installazioni cartacee della paper engineer Annalisa Metus, in Sala Veruda con le illustrazioni di Max Calò, al Knulp Bar per la monografica joyciana di Guglielmo Manenti. Di grande impatto, anche mediatico, il flash mob ideato e diretto da Wanda Moretti da Eataly, realizzato con più scuole di danza di Trieste ed Udine. La maratona letteraria del 16 giugno ha riempito il Ridotto del Verdi per l’atteso concerto degli irlandesi Fathers of Western Thought, la sala convegni al piano terra dell’Hotel Savoia Excelsior Palace per l’applauditissima performance di Goga Mason e Valentino Pagliei, il giardino del Museo Sartorio per la raffinata ed esilarante azione scenica di Arti Fragili, il Teatro dei Fabbri (e vie adiacenti, con azione scenica anche all’aperto) grazie allo spettacolo magistralmente coreografato da ACTIS, Casa della Musica con la elegante e coinvolgente produzione di Caraboa Teatro, l’Auditorium del Museo Revoltella con il magnetico live-painting di Cosimo Miorelli, le musiche di Baby Gelido e la voce recitante di Diana Höbel, che ha visto il pubblico disciplinatamente in fila per entrare alle ore 2 del mattino.

Molto buona, oltre le aspettative degli organizzatori, anche l’affluenza del pubblico anche alle repliche delle drammatizzazioni dei capitoli dell’Ulisse di Joyce nelle successive tre giornate del festival letterario e seguitissime le conferenze di Erik Schneider ed Edoardo Camurri in Sala Bazlen di Museo Gopcevich e quella di Marco Favetta a Museo Joyce– andate sold-out – così come le presentazioni dei libri di Giuliano Zannier (sempre al museo joyciano) e di Martina Tommasi e Andrea Pagani al Caffè San Marco.

Tra i riscontri più evidenti della partecipazione e dell’attrattiva turistica del brand Trieste città letteraria – che a breve avrà il suo coronamento con l’allestimento di LeTS – Museo della Letteratura in Palazzo Biserini – i walking tour: quello joyciano guidato da Laura Pelaschiar (UNITS) e quello denominato LETSwalk, guidato da Riccardo Cepach, direttore artistico della kermesse, nei luoghi che meglio raccontano autrici ed autori triestini, con circa 200 partecipanti incuranti del caldo e del sole.

Apprezzati e seguiti, naturalmente, gli eventi che hanno visto protagonisti nomi noti del panorama artistico e culturale nazionale, dal concerto di Morgan alla lezione/spettacolo di Mauro Covacich, entrambi presso il teatro Rossetti, alla messa in scena della pièce scritta da Enrico Terrinoni, traduttore dell’Ulisse e portata in scena da Moni Ovadia e Sara Alzetta. Pieno di gente festante, infine, il conclusivo Bloomsday party animato dalla musica dei Wooden Legs.

Bloomsday 2022 Trieste è stato seguitissimo anche sui social: 24mila i contatti raggiunti dalla pagina Facebook di Museo Svevo Joyce, nelle giornate del festival, che è stato sostenuto anche dal portale Discover Trieste. Un modo per esserci anche a distanza e per restare costantemente aggiornati in tempo reale su tutti gli spettacoli e gli appuntamenti in corso. Gli hashtag ufficiali dell’evento, #vienicomesei e #BloomsdayTrieste hanno raccolto le migliaia di contributi – foto, commenti, saluti e festeggiamenti – sparsi in rete. Anche la pagina Instagram LETS – Letteratura Trieste ha ottenuto un lusinghiero risultato toccando quasi la quota dei tremila contatti.

Gli organizzatori dell’evento esprimono un più che sentito ringraziamento alla generosità dei sostenitori istituzionali, alla professionalità e all’entusiasmo di quanti hanno sceneggiato, coreografato e realizzato le azioni di parola musica, danza, arte figurativa, alla cortesia e alla professionalità di quanti che hanno ospitato gli eventi, spesso a titolo gratuito, e a tutto il personale amministrativo e tecnico che ha consentito la realizzazione di questo straordinario evento. L’appuntamento si rinnova per il Bloomsday 2023 che sarà sempre fedele a se stesso e sempre nuovo, come deve essere ogni appuntamento culturale di successo.

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